A dare fama alla chiesetta di San Procolo è il ciclo di affreschi preromanico in essa ospitato. Esso si mostra oggi eccellentemente conservato anche grazie al fatto che, fino al XX secolo, è rimasto coperto da uno strato di pitture gotiche realizzate durante il Basso Medioevo.
Scavi archeologici nell’area circostante la chiesa hanno consentito di portare alla luce resti di una casa di epoca tardo-antica e di un cimitero altomedievale. Documenti d’archivio e ritrovamenti di ossa umane testimoniano inoltre che, a metà del XVII secolo, il cimitero fu utilizzato come luogo di sepoltura per le vittime della peste, poiché San Procolo si trovava al di fuori del centro abitato.
Il Museo San Procolo
Proprio di fronte alla chiesa, il Museo di San Procolo invita a scoprire più a fondo la sua storia e quella di Naturno. Questo gioiello architettonico con ingresso al piano terra conduce i visitatori in stanze
sotterranee dove possono seguire un per corso informativo per ammirare non solo gli affreschi gotici staccati dalla chiesa per riportare alla luce le pitture più antiche. Quattro stazioni con installazioni offrono un’impressionante panoramica delle diverse epoche – dalla tarda antichità all’alto Medioevo e al periodo gotico fino al XVII secolo – presentando i reperti archeologici rinvenuti intorno alla chiesa.